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Parco dell’Ofanto: un patrimonio naturale di speranza e una misura di sostenibilità rispetto alle scelte di sviluppo

Novembre 30, 2023

Parco dell’Ofanto:  un patrimonio naturale di speranza e una misura di sostenibilità rispetto alle scelte di sviluppo.

 

Barletta, Castello – Sala Rossa “Vittorio Palumbieri”, martedì 28 Novembre

 

“Nelle azioni che abbiamo intrapreso in questi dieci anni abbiamo sempre messo la comunità al centro, perché abbiamo capito che l’Ofanto e la sua Valle dovevano essere compresi prima di tutto dagli abitanti del territorio." – con queste parole Mauro Iacoviello, Direttore del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto, ha aperto l’evento di martedì scorso organizzato al Castello di Barletta dalla Provincia di Barletta Andria Trani, in qualità di ente gestore del Parco. In una sala gremita, sono state presentate le azioni di promozione del Parco e il docu-spot realizzato in collaborazione con Visit Italy, il primo canale indipendente di promozione dell’Italia nel mondo.

Questa centralità della comunità è stata ribadita come orizzonte comune a tutti i Parchi regionali da Caterina Dibitonto, Dirigente Servizio Parchi e Tutela della Biodiversità della Regione Puglia, che ha sottolineato come le aree protette siano fatte prima di tutto dalle persone e che, oggi più che mai, debbano ricercare una loro identità rispetto ai territori, contribuendo allo sviluppo locale.

“La sfida maggiore è stata costruire una nuova idea di Parco in un contesto di cultura post industriale, quella del profitto, quella dello scarto, quella che si vuole difendere dalle alluvioni riducendo il fiume ad un canale – continua Iacoviello – Dovevamo allearci con la comunità del territorio per trasformare quella cultura e attivare una presa in carico collettiva, in cui il tradizionale processo di tutela-valorizzazione diventasse un percorso teso a valorizzare per tutelare. In questi anni abbiamo incubato una comunità in movimento, che ha cominciato a nutrire l’ambizione di crescere insieme lungo il suo fiume e attorno all’idea di Valle”.

A dare voce simbolicamente a quella comunità sono stati gli interventi di Pompeo Circiello, primo cittadino di Rocchetta Sant’Antonio e Cosimo Cannito, sindaco di Barletta, rispettivamente il comune più piccolo e quello più popoloso, posizionati ai due estremi del Parco dell’Ofanto.

L’evento, che ha visto la presenza dell’Assessore all’Ambiente della Regione Puglia, Anna Grazie Maraschio, è stato occasione per presentare anche le azioni intraprese per il riconoscimento dei Servizi ecosistemici – tutti quei servizi che un’area naturale eroga alla comunità di riferimento, come la riduzione del rischio idraulico – e il più ampio programma di comunicazione e promozione del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto per dare forza e spinta motivazionale verso l’accreditamento, da parte dei soggetti economici della valle, al Marchio Collettivo di Qualità Ambientale.

Il docu-spot – che è stato presentato in anteprima e sarà distribuito in tutto il mondo attraverso i canali social di Visit Italy, raggiungendo una community di oltre 3 milioni di utenti – propone una narrazione che intende cementare un’identità ofantina e che si rivolge in prima istanza alla Comunità e solo in un secondo momento agli ospiti. Una campagna di promozione che è un invito rivolto alle Comunità per trasformali in padroni di casa; agli ospiti, ad invitali a prendere parte di un processo che è appena iniziato. Come accadeva durante il Grand Tour, si vuole creare osmosi tra gli abitanti del territorio e gli ospiti, quelli che Aldo Patruno, Direttore generale del Dipartimento Turismo della Regione Puglia, nell’ottica di un turismo autentico ed esperienziale, chiama ‘residenti temporanei’.

Per questo lo spot parla volutamente con un linguaggio universale, alternando immagini della tradizione italiana nel mondo ed inviti alla comunità a guardare alla valle con occhi diversi. Tutte le iniziative promozionali attivate puntano infatti a posizionare la Valle dell’Ofanto come una destinazione sulla mappa del turismo responsabile e a creare valore per le comunità locali, promuovendo le eccellenze e le peculiarità del territorio e l’Integrazione tra ospiti e residenti nel segno della sostenibilità ambientale e sociale.

“Oggi, a distanza di 10 anni dall’avvio di questo percorso del Parco, che si è intrecciato con il Contratto di Fiume della Bassa e media Valle dell’Ofanto e con l’elaborazione del Piano Territoriale del Parco, possiamo finalmente parlare di una comunità radicata in un sistema ambientale e paesaggistico, che va oltre i confini amministrativi. Una comunità il cui principale elemento di condivisione è il Fiume Ofanto, che insieme alla sua Valle rappresenta un patrimonio naturale di speranza e una misura di sostenibilità rispetto alle scelte di sviluppo”. – conclude Iacoviello

Ufficio stampa Contratto di Fiume della Bassa e Media Valle dell’Ofanto

Roberta Franceschetti

Guarda il docufilm