L’area esprime una discreta eterogeneità ambientale: dalle zone umide lungo il fiume vero e proprio, ai popolamenti forestali, dagli ambienti con vegetazione erbacea o arbustiva, alle superfici agricole come gli arenili lungo la costa.
Lungo i corsi fluviali dell’Ofanto e del Loconte si rilevano i principali residui di naturalità associati alla vegetazione ripariale, tra cui salici, fitti canneti ed insediamenti di piante palustri come tifa, menta acquatica, esedra coda cavallina, lingua di cane, dente canino, rovo giunco e risa canina. All’interno del territorio del Parco regionale dell’Ofanto sono presenti 410,51 ha di arbusteti di clima temperato, per lo più ubicati nella parte meridionale del Parco, su piccole superfici frammentate.
Si incontrano, nelle zone preservate a monte, alcuni esemplari di Pioppo bianco (Populus alba), che risultano fra i più maestosi dell’Italia meridionale. Non mancano frassini, ontani e varie specie di querce, quali roverella, cerro e leccio. I boschi igrofili rappresentano la superficie boscata più estesa del Parco, 808,36 ha, formando una lunga fascia che segue tutto il corso del fiume Ofanto, con qualche discontinuità. A nord di Spinazzola e appartenente al bacino del Locone, è molto interessante la formazione di Acquatetta, cioè lembo delle foreste che dovevano ricoprire la fossa bradanica prima della messa a coltura. I pini mediterranei occupano 220,25 ha e sono concentrati lungo le sponde del lago di Locone e del lago Capacciotti.
Nelle zone acquitrinose e salmastre sono diffusi il ravastrello (Cakile maritima) e l’erba kali (Salsola kali), mentre nelle aree dunali è rilevante la presenza delle graminacee.
(PPTR Piano Paesaggistico Territoriale Regionale; VAS Valutazione Ambientale Strategica)