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Cerignola

Parco Ofanto - Cerignola
Febbraio 03, 2022

CERIGNOLA

Cerignola, situato presso la valle dell’Ofanto, è il comune più esteso della regione Puglia e di tutta l’Italia meridionale.

Il primo documento che menziona la città è il “Codice diplomatico barese", datato 1150, in cui si cita una “domum Malgerii Cidoniole". Il 28 aprile 1503, la città fu teatro dello scontro tra i francesi e gli spagnoli per il possesso del Regno di Napoli, infatti il conflitto prende il nome di “Battaglia di Cerignola”; il conflitto vide trionfare gli ispanici.

Nel Seicento il feudo passò in mano alla famiglia Pignatelli che lo mantenne per l’importanza agricola e commerciale. Nel 1731 un devastante terremoto colpì la città distruggendo la quasi totalità dei monumenti e delle abitazioni più antiche.

L’agricoltura ha da sempre rivestito un ruolo di primo piano per l’economia cittadina e questo ha permesso a Cerignola di essere tra le protagoniste della scena agricola nazionale.

Cerignola vanta la presenza di diversi luoghi e monumenti di interesse: la “Terra Vecchia", la Chiesa di S. Agostino, la Chiesa Madre, la Torre Alemanna, il Castello, la Torre dell’Orologio, il Palazzo Carmelo, il Teatro Mercadante, il Duomo Tonti, il Piano delle Fosse e la Colonna Miliare.

Parco Ofanto - Cerignola
Parco Ofanto – Cerignola

I LUOGHI DI INTERESSE

Il Museo Etnografico Cerignolano, sorto nel 1979ad opera del prof. Matteo Stuppiello, si è avvalso di numerose donazioni da parte di privati, fino a raggiungere 2000 pezzi, adeguatamente catalogati in ordine cronologico. Nel settore A si trovano cartoline e libri antichi; nel settore B sono esposte alcune campane di vetro con all’interno statuette sacre; il settore C custodisce testimonianze delle fornaci; il settore D ospita reperti archeologici e suppellettili d’uso comune dall’epoca medievale all’inizio del ‘900; il settore E è dedicato ai maestri artigianali; infine, nel settore F è ricostruita l’abitazione di un bracciante.

Il Museo del Grano è stato inaugurato nel 1992 ad opera dell’Associazione di Studi Storici “Daunia Sud”. È un Museo multimediale che ricostruisce, attraverso oggetti, fotografie, diapositive e filmati, tutte le fasi della coltivazione del grano. All’interno dell’edificio, in diverse sale, si possono trovare attrezzi che servono per tutte le fasi della lavorazione del grano dall’aratura, alla semina, fino ad un plastico in sezione di una fossa granaria per la conservazione del prodotto.

Il Piano Delle Fosse del Grano o Piazzale di San Rocco è composto da circa 682 silos granari, rivestiti in mattoni e intonacati, all'esterno hanno tipici segnacoli in pietra che contraddistinguono il proprietario. Nel 1994, un progetto di sistemazione dell'area, ha comportato l'esproprio delle fosse di proprietà non comunale, al loro restauro e alla sua chiusura al traffico veicolare con la creazione di percorsi pedonali.

CERIGNOLA NEL PARCO

L’agro del Comune occupa il 13,19% del territorio del Parco (pari a circa 20,15 kmq). L’abitato è posto in sinistra idrografica, del Fiume Ofanto e dista circa 14 Km dalla “porta del parco”, nei pressi del Santuario della Santissima Maria di Ripalta percorrendo la SP143.

A Cerignola c’è un posto che a vederlo sembra un grande cimitero. È una distesa di terra lasciata libera delle palazzine, ogni tanto una pietra e un numero con una sigla sopra. Ci metto un po’ a capire che non si tratta di un cimitero, ma del luogo dove gli abitanti di Cerignola conservano il grano. Un grande granaio in pieno centro, la sua visione ha qualcosa di religioso. È come se miscollegassi dal traffico che lo circonda, dai negozi, dalle case. Mi sembra un luogo di preghiera”.

Franco Arminio, “Terracarne. Viaggio nei paesi invisibili e nei paesi giganti del sud Italia”. Mondadori, settembre 2011.

FONTI

    • treccani.it/
    • BIC PUGLIA SPRIND, “Ofanto. Progetto integrato per la salvaguardia e la valorizzazione ambientale della foce del fiume Ofanto”, Aprile 2004.