BARLETTA
Barletta si affaccia sulla costa adriatica, dove il litorale roccioso si addolcisce nelle sabbie dell’Ofanto. Nel XI secolo diventa un fiorente centro commerciale; il 13 febbraio 1503, la città fu sede dello storico scontro tra francesi e spagnoli che prende il nome de “la Disfida di Barletta”. Il comune di Barletta comprende la località di Canne, sito archeologico ricordato per la storica battaglia vinta nel 216 a.C. da Annibale.
Non è difficile apprezzare i pregi della città negli intricati vicoli del borgo come nelle larghe vie del centro, l’attenzione è catturata da monumenti imponenti. Davanti alla basilica del Santo Sepolcro, in pieno centro, ci si imbatte nel famoso Colosso, comunemente conosciuto come Eraclio, risalente al 1309. Tra le architetture religiose di maggiore pregio, degne di nota sono il Duomo, la Basilica di San Domenico, la Chiesa di San Gaetano, oltre alla sopracitata Basilica del Santo Sepolcro.
Gli storici locali parlano di una “poderosa rocca eretta dai Normanni nella seconda metà del XII sec. a difesa della città, caposaldo militare della linea difensiva dell’Ofanto", per descrivere il maestoso castello datato 1532, oggi sede del museo-pinacoteca della città.
Nel 1817 a Barletta fu costituita una società allo scopo di costruire un teatro intitolato a San Ferdinando. Dopo una serie di vicissitudini, venne inaugurato nell’aprile del 1872, intitolato al musicista barlettano Giuseppe Curci, nel 1877, anno della sua scomparsa.

I LUOGHI DI INTERESSE
Il museo civico, inaugurato ufficialmente nel 1929, si trova all’interno del Castello Svevo; comprende i reperti che via via veniva rinvenuti nel territorio circostante, da Canne della Battaglia a Canosa a Barletta. In questo vasto agro, negli anni, è stato recuperato materiale lapideo di eccezionale importanza; tra questi si citano il grande sarcofago tardo antico detto “degli apostoli”, e il busto scolpito dell’imperatore Federico II.
Il Palazzo della Marra, palazzo cinquecentesco del centro storico, è probabilmente l’unico esempio di “barocco leccese” al di fuori dell’area salentina. Nel 1958 fu acquisito dal Demanio Statale che si interessò del suo totale restauro fino a renderlo sede definitiva della Pinacoteca Giuseppe de Nittis, istituita in seguito alla donazione di numerosi dipinti, pastelli e incisioni dalla moglie di De Nittis, Léontine Gruvelle.
BARLETTA NEL PARCO
L’agro del Comune occupa il 9,46% del territorio del Parco (pari a circa 14,5 L’abitato è collocato in destra idrografica del Fiume e dista dalla “porta del parco”, nei pressi della casa Cantoniera di Canne della Battaglia, circa 16Km, percorrendo la SS16 e la SP “delle Salinelle”.
“Barletta è una città signorile e austera. Il suo centro storico, nonostante i guasti, riesce a offrire un tuffo in un’età straniata posta tra Medioevo e Rinascimento. Doveva essere una città di grande bellezza già nel Medioevo, quando nacquero la cattedrale volutala Riccardo Cuor di Leone, di passaggio per la Terra Santa e il Castello irrobustito dal solito Federico II. Una Città che nel secondo Quattrocento viene visitata da Giorgio Scanderberg, corso a dare man forte agli aragonesi. A quel tempo la grande statua bronzea di Eraclio o di Teodosio II, che era stata privata dalle gambe nel medioevo dai monaci di Manfredonia per fondere campane, le riacquista grazie alla fusione operata dal maestro Fabio Alfano e viene trasferita dal porto a sagrato di San Sepolcro”
Raffaelle Nigro, “Viaggio in Puglia”, Edizioni Laterza 1991.
FONTI
- comune.barletta.bt.it
- BIC PUGLIA SPRINDF, “Ofanto. Progetto integrato per la salvaguardia e la valorizzazione ambientale della foce del fiume Ofanto”, Aprile 2004.
