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LAMALUNGA STRADA STORICA DEL VINO “GIULIO BUCCI” (1837,1887)

Febbraio 22, 2022

LAMALUNGA STRADA STORICA DEL VINO “GIULIO BUCCI” (1837,1887)

La sua valenza paesaggistica, oltre che per la sua peculiarità estetico-percettiva in quanto itinerario dal quale percepire la valle del Locone, essa si caratterizza per il collegamento con una delle peculiarità insediativa del territorio comunale di valle identificato con il complesso produttivo vinicolo ad opera di Giulio Bucci (1837-1887).  Il Sistema insediativo della Lamalunga è un’area di grande valore storico culturale: ci troviamo infatti in adiacenza all’area del Parco dell’Alta Murgia, un un’area fortemente caratterizzata dalla presenza del Locone e dal villaggio rurale di Lamalunga che ospita l’omonima masseria e la Tenuta storica Bucci – che fu podere modello e grande esempio di modernità imprenditoriale nel mezzogiorno. L’area ospita inoltre la porta del parco denominata La porta in agro di Minervino Murge presso località “Ponte del Diavolo”.

Grotta e il Santuario della Madonna del Sabato

Coordinate: 41°05’26.7″N 16°03’53.7″E

Il Santuario della Madonna del Sabato fu costruito verso la metà del XVII secolo su di una grotta basiliana scavata nel tufo, dove si trovava, dipinta sul muro, un’immagine della Vergine col Bambino, alta cm 80×60, scoperta presumibilmente da pastori in transumanza. La prima Cappella rurale fu fatta erigere verso la metà del XVII secolo, ed era costituita da una navata con due altari, uno con l’immagine della Madonna e l’altro con l’immagine di San Vito.

Il Santuario fu completato alla fine del 1700 con la definitiva edificazione della parte sovrastante alla grotta, di stile neoclassico.

La denominazione Madonna del Sabato ci richiama al legame tra Maria e il Mistero Pasquale: nel Sabato Santo solo Maria ha conservato la fede nella Resurrezione del Figlio di Dio; il probabile rinvenimento della grotta nel giorni di sabato ha stabilito la festa due sabati dopo Pasqua.

(http://web.tiscali.it/ProLocoMinervino_M/doc/sabato.htm)

Grotta di San Michele

Coordinate: 41°05’39.8″N 16°04’34.8″E

La Grotta di San Michele è una cavità naturale, scavata nella roccia da antichi torrenti, tra cui il “Matitani”, la cui formazione risale al Quaternario, 2 milioni d'anni fa.

Le prime testimonianze scritte, riferentesi a questa grotta, sono reperibili in una pergamena conservata nell'Abbazia di Montecassino, e datata 12 febbraio dell'anno 1000; le ricerche e i numerosi scavi hanno portato alla luce un abbondante materiale ceramico.

La cavità doveva, però, essere conosciuta e frequentata già in passato e presumibilmente in età paleocristiana.

La grotta è dotata di un ingresso in stile neoclassico dalla volta affrescata, da un’imponente scalinata in pietra, dalle colonne e dalla statua marmorea raffigurante San Michele.

(https://www.puglia.com/grotta-san-michele-minervino-murge/, https://fondoambiente.it/luoghi/grotta-di-san-michele-minervino-murge?ldc )

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