LA POMPA EOLICA DELLA RIFORMA FONDIARIA

La gran parte degli insediamenti della Riforma Fondiaria (compatti e sparsi in prossimità dei borghi di Loconia, Gaudiano, Moschella) prevedevano, nella dotazione standard per le funzioni abitative e produttive, l’istallazione di pompe eoliche. Una pompa eolica è una struttura costruita per sfruttare l'energia del vento (energia eolica) e attraverso l'utilizzo di pale per trasformarla in energia meccanica (ovvero energia cinetica) utilizzandola per la movimentazione dell'acqua. Non va confusa con il mulino a vento, che spesso presenta una struttura esterna simile a quella di una pompa eolica ma ha come funzione quella di macinare cereali o altri materiali.
La pompa eolica americana, o motore a vento, fu inventata da Daniel Halladay nel 1854 e fu usata spesso per pompare acqua dai pozzi. In California e altri stati, le pompe eoliche facevano parte di un sistema domestico della raccolta dell'acqua il quale includeva un pozzo e una torre in legno in supporto di una botte di legno situata all'interno di una struttura contenitiva. Al momento della loro massima distribuzione, nel 1930, si stima la presenza di 600 000 unità in uso sparse su tutto il territorio statunitense. Queste pompe eoliche erano ampiamente utilizzate in fattorie e ranch negli Stati Uniti, Canada, Africa meridionale e Australia. Esse utilizzavano un elevato numero di pale e di conseguenza ruotavano lentamente anche con scarso vento generando una coppia considerevole e si regolavano autonomamente con venti forti. In cima alla torre era presente un cambio e un albero a gomiti che convertiva il movimento rotatorio nel movimento alternato dei pistoni che venivano spinti attraverso un tubo fino al cilindro della pompa.
Verosimilmente queste strutture vennero introdotte in Italia nei primi anni del Dopoguerra, facilitate dalla concomitanza della politica Fondiaria Nazionale e degli investimenti del Piano Marshall.

(Wikipedia)