

BORGO LIBERTÀ e COMPLESSO MONUMENTALE “TORRE ALEMANNA”, Cerignola
Coordinate del sito: 41°11'08.9"N 15°42'47.1"E
Borgo Libertà è una piccola frazione del Comune di Cerignola; esterno al Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto ma interconnesso alle dinamiche della Valle, situato in sinistra idrografica rispetto a Fiume Ofanto e a circa 18 km a sud‐ovest di Cerignola al crocevia di due importanti strade che ripercorrono il vecchio tracciato dei tratturi usati durante la transumanza. Il borgo originario sorse attorno al complesso monumentale di età medievale di Torre Alemanna.
Le prime testimonianze storiche che attestano l'insediamento dei Teutonici (antico ordine monastico-militare sorto in Terra Santa), in queste terre, risalgono al 1231 e sono riferibili ad un documento in cui appare il nome della città di Corneto, insediamento di origine romana, oggi in agro di Ascoli Satriano. Dopo il 1261, i Teutonici diedero inizio a grandi trasformazioni nell'intera area che portarono, tra le altre cose, la casa di Torre Alemanna a diventare una delle più fiorenti case di Puglia, al punto che le sue produzioni andavano a soddisfare oltre alle proprie necessità anche quelle di altre case vicine. La prima effettiva attestazione della Torre risale al 1334; l’edificio si presentava alto circa 24m. Il primo livello della torre è decorato da colonnine angolari, da cui si originano quattro costoloni in pietra riuniti al centro da una chiave di volta, decorata la centro da una stella a cinque punte.
Insieme al fattore produttivo venne rinnovato anche l'insediamento masseriale: si costruirono nuovi edifici, un muro di recinzione e una nuova chiesa, di cui rimane ancora oggi un ambiente (probabilmente il presbiterio) riccamente affrescato; il vano in questione, inoltre, registra la presenza di monofore a sesto acuto e una volta a crociera costolonata sorretta da colonnine angolari con capitelli a foglie d'acanto e a crochet gotico, di matrice franco/cistercense.
A partire dal XIV secolo, venuto meno o ridotto sensibilmente il numero di monaci, molte masserie furono commendate a vescovi o cardinali. Infatti, nel 1483, con la morte del precettore Stefano Gruben, Torre Alemanna, veniva sottratta all'Ordine Teutonico e trasformata da papa Sisto IV in Commenda Concistoriale; ne dispose la Santa Sede fino alla seconda metà del XVIII secolo, affidandola ad un cardinale, ovvero Nicola Caetani di Sermoneta, che nel 1570 edificò il Palazzo dell’Abate a sud della torre.
Successivamente, il cardinale Pasquale Acquaviva d’Aragona, a seguito del terremoto del 1731, che procurò gravi danni al complesso, realizzò importanti lavori di ristrutturazione e si occupò della costruzione della loggia che collega il Palazzo dell’Abate alla torre e del portale di accesso ad Est.
Il borgo moderno fu realizzato a partire dal 1951 dall'Ente per la Riforma Fondiaria, a seguito della riforma fondiaria, ed inaugurato nel 1956. Furono costruite case coloniche ed edifici di carattere pubblico, tra cui l'ufficio postale, la caserma dei carabinieri e l'edificio scolastico. La chiesa fu realizzata sui resti di una chiesetta del 1700.
Nel 1983 il complesso di Torre Alemanna viene sottoposto a regime di tutela, come bene monumentale, questo permette di dare inizio al recupero e restauro del complesso. Infatti, nel 1987 il Comune di Cerignola intraprende una lunga stagione di interventi che arrivano fino ai giorni nostri, in cui il complesso di Torre Alemanna diventa Museo Archeologico della Ceramica e Centro internazionale di studi.
(Quadro di Conoscenza dello schema di Piano Territoriale del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto; BIC PUGLIA SPRINDF, “Ofanto. Progetto integrato per la salvaguardia e la valorizzazione ambientale della foce del fiume Ofanto”, Aprile 2004)

Foto: Donato Di Gaetano
(https://mediterraneoantico.it/articoli/torre-alemanna-buone-pratiche-e-ottimi-risultati-per-una-borgata-della-daunia/)